Tutto ebbe inizio alla fine del Giro d’Italia del 1948

Ezio Cecchi, chiamato lo scopino di Monsummano per via dell’attività di famiglia, a tre tappe dalla fine del Giro perse la maglia rosa che fu indossata da Fiorenzo Magni. Sembra che Magni avesse organizzato una catena di spinte a suo favore e dopo una breve indagine la Giuria inflisse a Magni 2 minuti di penalizzazione, ma gli rimanevano ancora 11 secondi di vantaggio su Cecchi e così fu la classifica finale. Ci furono reclami e contro reclami, la Bianchi di Coppi abbandonò il Giro per protesta, ma il risultato non fu modificato con grande beffa per Ezio Cecchi.

Antonio Bonini azzurro nel giro della boemia 1974
Antonio Bonini azzurro nel giro della boemia 1974

Un gruppo di sportivi lucchesi sensibili a questa situazione si riunii e decise di raccogliere dei fondi da destinare allo stesso Cecchi. Il Cav. Romolo Serra, apprezzato Giudice di gara Nazionale, fu fra principali promotori dell’iniziativa e si arrivò a consegnare una somma in denaro allo sfortunato Cecchi che, data la vicinanza, era popolarissimo anche a Lucca.

La nascita della società Ciclistica

Finita questa storia ne cominciò un’altra: qualcuno disse perché non facciamo una Società Ciclistica? Iniziarono varie discussioni e alla fine la Società vide la luce. I soci fondatori furono 47 e fu deciso di darle il nome di UNIONE CICLISTICA LUCCHESE. Per i colori delle maglie fu scelto il Verde con bordi bianchi. Era il 27 Luglio 1948.

Presidenti da non dimenticare

Il primo Presidente fu Mario Colombini e il primo Segretario Nunzio Sgandurra. La Società faceva attività organizzativa ed agonistica, tesserando principalmente esordienti ed allievi. Come le Società di quei tempi si tesseravano i soci che pagavano una cifra mensile o annuale e in base al regolamento F C I votavano per l’elezione del Presidente e del Consiglio Direttivo.

Luigi Scatena campione toscano allievi 1957
Luigi Scatena campione toscano allievi 1957

 

Tante le figure di spicco che hanno contribuito alla vita della Società, come Ezio Menchi, Presidente dal 1949 al 1954, dopo la sua morte gli sarà intitolata una gara per allievi. Ma forse il più ricordato è senz’altro Luigi Barbafiera, al timone dal 1959 al 1973 , non solo Presidente ma vera anima del sodalizio. Giusto ricordare anche tanti personaggi del ciclismo lucchese che hanno ricoperto incarichi meno appariscenti, ma comunque importanti come Lido Lencioni, Doriano Buonatesta, Gino Gardini, Piero Pasquini tanto per citarne alcuni.

La nascita del trofeo città di Lucca

Per un’idea di Barbafiera nel 1959 nacque il Trofeo Città di Lucca, che nei primi anni si chiamava Trofeo Pro Somalia, ma che da subito ebbe un grande successo. La corsa era riservata ai Dilettanti e spesso alla partenza si poteva trovare il fresco Campione del Mondo, fresco perché i mondiali si svolgevano alla fine di Agosto ed il 14 Settembre la corsa. La prima edizione fu vinta dal Lucchese Emilio Giribon, che nelle categorie giovanili aveva vestito i colori dell’UC Lucchese, era il 14 Settembre 1959,l’arrivo allo stadio di Porta Elisa e Giribon giunse solo dopo aver staccato lo spezzino Fontona nella discesa da Pieve S.Stefano.Fino al 1983 la corsa era riservata ai dilettanti, poi per vari motivi, non ultimo quello economico, si decise che, per non farla morire, sarebbe stata riservata alle categorie giovanili riportandola poi alla categoria Juniores dagli anni 90 fino al 2008 per la 50esima edizione.

Sin dalla nascita la Società ha privilegiato l’attività giovanile, vale a dire esordienti, 16 anni, ed allievi, 17 e 18 anni. In quel periodo le categorie dei Giovanissimi non esistevano e l’attività agonistica poteva cominciare solo a 16 anni.
A livello organizzativo la società ebbe la sensibilità di ricordare la figura di un grande lucchese come l’aviatore Carlo Del Prete, eroe conosciuto in tutto il mondo per le sue imprese e morto tragicamente in Brasile nel 1928. La gara, riservata agli allievi, aveva il suo punto di ritrovo presso l’istituto a lui intitolato nel Viale omonimo dove era posto l’arrivo. In finale si scalava il Monte Quiesa e volata verso Lucca. L’albo d’oro porta i nomi degli allievi più validi di quel periodo, primo fra tutti Guido Carlesi. La corsa si tenne fino agli inizi degli anni 60.

Altra classifica per allievi la Coppa Luigi Brancoli per ricordare un socio fondatore. Veniva corsa a metà stagione con le salite classiche della lucchesia e l’arrivo sulle Mura. La corsa nel 1966 fu valida per il Campionato Italiano Allievi, la federazione Ciclistica Italiana volle così premiare l’U.C. Lucchese per le capacità dimostrate anche in campo organizzativo.

Già nel 1959 alla Società fu affidata l’organizzazione del Campionato Toscano Esordienti con partenza ed arrivo a San Concordio, vinse il pistoiese Rizieri Giraldi. La corsa voleva ricordare un ragazzino del luogo scomparso a meno di 10 anni per un male incurabile. Si chiamava Oriano Simonetti ma tutti lo chiamavano Bartalino, tanto è vero che lo stesso Gino Bartali andò
all’ospedale a visitare questo suo tifoso particolare.

La Coppa Oriano Simonetti continuò e insieme al trofeo Ezio Menchi, in ricordo di uno dei primi Presidenti, divenne la classica di apertura. Tutto sulle Mura, al mattino gareggiavano gli esordienti e nel pomeriggio gli allievi.
Queste gare si sono protratte fino a metà degli anni settanta. Problemi legati alla disponibilità delle Mura e qualche disimpegno di dirigenti hanno decretato la scomparsa di queste corse.
Nel 1963 una piccola gara a tappe “ Il Settembre dell’Esordiente” 4 corse legate da una classifica a punti, vinse il bolognese Borghi.

Oltre a quelle indette dalla Società venivano organizzate gare nelle varie località della zona su richiesta di Associazioni locali o gruppi di sportivi. Gino Gardini e Doriano Buonatesta si occupavano di questo settore e con Cinquemila Lire mettevano a disposizione il materiale occorrente tutto stivato in una cassa di legno verniciata di biancoverde. Buonatesta svolgeva anche le mansioni di Direttore di Corsa.

Ma la corsa più prestigiosa naturalmente rimaneva il “Città di Lucca”, riservata ai Dilettanti, oltre ai nomi che troviamo nell’albo d’oro da ricordare la partecipazione di atleti come Felice Gimondi, Guido De Rosso, Francesco Moser, , Dino Zandegù, Cesare Cipollini, Italo Zilioli, Valter Riccomi la medaglia d’oro nel quartetto della 100 Km delle Olimpiadi di Roma Livio Trapè, i campioni del mondo Dilettanti come Flaviano Vicentini, Claudio Corti, il francese Jean Jorden e l’olandese Dollman.
Per vicissitudini interne alla Società anche il Città di Lucca perse il proprio prestigio, la gara si corse
fino al 1983 e l’anno successivo, per non farla morire , fu riservata agli Esordienti che sulle Mura si disputarono il titolo regionale, quindi ancora Esordienti poi allievi poi con l’avvento di Ernesto Bianchi in Società ,a metà degli anni 90, si ripartì dagli Juniores fino alla 50esima edizione nel 2008. In questo periodo troviamo nell’albo d’oro corridori che si sarebbero distinti fra i Professionisti come Nocentini, Sabatini e il trentino Oss.

Non esiste un numero ufficiale preciso ma dal 1948 ai primi anni 80,periodo in cui si svolse anche attività agonistica, sono state centinaia le vittorie degli atleti biancoverdi. Nei primi anni 50 Luigi Massei e Polo Bernardini,nella categoria dilettanti, vinsero diverse gare, Carlo il fratello di Polo si impose in una delle prime edizioni della “Carlo Del Prete” gara che vinse anche il biancoverde Paolo Marsili a metà anni 50. Vestirono la maglia della “Lucchese” anche Vivaldo Cipollini, Francesco Berti, Fabrizio Marcucci . Nel 1957 Luigi Scatena si laureò Campione Toscano Allievi In quel periodo il Direttore Sportivo era “ lo Zonzin” un personaggio pittoresco, capelli e barba lunghi che assomigliava più ad un pittore che ad un dirigente, comunque aveva una certa ascendenza sui corridori e i risultati arrivavano.

Dal 1960 fu l’ex corridore e specialista del Ciclocross Guido Rugani ad assumere la carica di Direttore Sportivo coadiuvato dall’altro ex Sergio Zannoni. Tantissime vittorie in quel periodo a cominciare da Marcello Paoletti, Campione Toscano Esordienti nel 1960, Sergio Berti, Mauro Lucchesi, Endro Ragghianti, Mauro Del Bucchia, Giorgio Castelli, Ivano Palmerini, Floriano Martelli, Renato Berchielli, Marcello Ricci.

A metà degli anni sessanta le Società cominciavano ad attrezzarsi con l’Ammiraglia, nome dato alle auto delle squadre con porta bici e porta ruote e le varie scritte pubblicitarie. Quella della “Lucchese” era un 1300 verde con le scritte bianche. Nel frattempo vittorie di Luporini e Tomei fra i terza serie, Giuseppe Tomei oltre che segretario sarà anche Direttore Sportivo.

Bondielli, Venturini, Opuratori, Cacciaguerra, Barotti e Bonini furono protagonisti negli anni 69/70 Mentre il vivaio curato da Giuliano Bellandi poteva contare sui vari Turri, Marchini, Unti.

I successi di Barotti e Bonini spinsero la Società ad allestire una squadra di dilettanti terza serie, categoria nella quale questi due corridori si comportarono molto bene e allora il gran salto nei Dilettanti 1 e 2 serie. Direttore Tecnico Carlino Barnardini e Direttore Sportivo Pier Luigi Poli. Era il 1972, a Bonini e Barotti si aggiunse Luigi Palagi e Silvano Morutto, un veneziano con un passato di vittorie e di maglia azzurra,per lui tre vittorie una delle quali davanti a Francesco Moser. Poi nel 1973 l’arrivo del Danese Jorgen Marcussen che fece conoscere la Società e Lucca anche nel suo paese. Il trofeo del Rosso e la Bologna Raticosa le sue perle, poi il passaggio al professionismo, quindi l’incarico per dieci anni di Commissario tecnico della Danimarca.

Antonio Bonini è stato senz’altro il simbolo della Società in quel periodo, una quindicina di vittorie in cui spicca la Milano Rapallo quindi il salto fra i Pro. Anche Gianluigi Zuanel dopo aver vestito la maglia biancoverde sarebbe poi passato professionista. In quel periodo vittorie e buone prestazioni anche per Roberto Battaglini, Mario Taddei e Vittorio Setti che nel 1978 vinse il Città di Lucca, prima volta per un corridore della Società organizzatrice.

In quell’anno la Società per la prima volta fece un abbinamento pubblicitario con la ditta Capobianco&Bellagamba, gli abbinamenti continuarono con la Fanini Elìa Berti con Venturini, Morelli, suo il Città di Lucca nel 1982, Scarselli e qualche danese protagonisti. Ma la Società stava perdendo la sua identità e nel 1983 l’avventura della squadra dilettanti finì. Si continuerà solo con l’organizzazione delle gare.